L'ALTRA META' di Daniele Padelli

Claudia Fior si è lasciata intervistare ai microfoni da Barbara Carere, in merito alla sua relazione con il marito Daniele Padelli, portiere dell'Inter.
05.05.2018 20:16 di Alessandra Martino   vedi letture
Fonte: Barbara Carere -TMW
L'ALTRA META' di Daniele Padelli

Daniele Padelli e sua moglie Claudia Fior si sono conosciuti ad Udine quando lui giocava nella squadra friulana, per lei non è stato amore a prima vista, lui ha dovuto corteggiarla per un po’ prima di conquistarla.
"Diciamo che non è stato almeno per me un vero e proprio colpo di fulmine, ha dovuto corteggiarmi ed è stato un signore”.

Quando hai capito poi che ti sei innamorata?
“Non lo so stavamo ridendo”.
 

Bel 2015 vi siete sposati a Montegnacco (Udine), il ricordo più bello di quel giorno?
“Il giorno intero del matrimonio è stato bellissimo, difficile individuare un momento che sia stato più bello di un altro, ma se proprio devo trovare una cosa in particolare sicuramente l’attesa, sono state le ore più emozionanti”.

Ricordi la proposta di matrimonio?
“Indimenticabile! Anticonformista al massimo(ride,ndr)”.

Siete diventati genitori di Diego un anno, che papà è Daniele?
“Il desiderio di paternità che dimostrava di avere già tanto prima che Diego fosse nei nostri pensieri, diceva molto su di lui e sul padre che sarebbe stato, ora che ci siamo devo dire che la realtà ha superato di gran lunga la mia immaginazione. È eccezionale”.

In casa chi cucina?
“Sempre io perché fondamentalmente mi piace, ma quando lavoravo le volte che tornavo a casa tardi la sera, cucinava Daniele. Diciamo che all'occorrenza se la cava bene”.

Quando vuoi prenderlo per la gola cosa gli prepari?
“Un agguato(ride,ndr) no dai scherzi a parte, un semplice tiramisù”.

Il suo piatto preferito ?
“Quenelle di zucca con ricotta affumicata, è il suo piatto preferito ed il mio cavallo di battaglia”.

Come trascorrete il tempo libero?
“Da quando c'é Diego nella nostra vita non esiste più il tempo libero, è un bambino molto vivace convogliamo tutte le nostre energie su di lui, appena abbiamo la possibilità di stare tutti e tre assieme partiamo per delle lunghe passeggiate”.

È scaramantico ?
“Non nella vita di tutti i giorni. Sempre e solo prima di una partita ha un rituale che ripete sistematicamente”.

Il suo rito prima di una gara?
“Mi chiama e poi manda un messaggio poco prima di spegnere il cellulare. So che prima di entrare in campo infila prima la scarpa sinistra, poi la destra e poi con i guantoni viceversa prima indossa il destro poi il sinistro”.

Cosa detesti del suo lavoro?
“Difficile da spiegare, la cosa che amo del suo lavoro è anche la stessa che “detesto”. Amo la possibilità che mi da di vivere in città diverse, conoscere sempre persone nuove ma si tratta di cambiamenti che a volte non danno molto preavviso, sicché dobbiamo essere pronti con non poca difficoltà a lasciare quella città, gli amici il lavoro. Tutti i cambiamenti anche i più desiderati portano in sè malinconia per tutto ciò che ci lasciamo dietro anche se alla fine sicuramente i pro sono più dei contro”.

Qual è la sua dimostrazione d'amore quotidiano?
“Conosce la parte peggiore di me e continua a scegliermi tutti i giorni nonostante tutto. Non ho un bel carattere, sono molto ansiosa e petulante, è proprio il caso di dirlo mi sopporta con amore”.

C'è qualcosa che vorresti dirgli attraverso questa intervista?
“Si, che la plastica sporca va lavata prima di essere buttata nella differenziata (ride,ndr) Dio mio non lo vuole capire! Scherzi a parte... Niente. Niente che non sappia già parliamo molto e ci diciamo tutto. Riconoscere quotidianamente quello che fa per me, per la nostra famiglia credo sia la più sincera forma di gratitudine, non do nulla per scontato”.

Grazie mille per questa bella chiacchierata, esuli dallo stereotipo delle mogli dei calciatori complimenti sopratutto per il lavoro intenso e faticoso che svolgi ogni giorno.
“Grazie per i complimenti e per questa intervista”.