Ex Madrid, Calderon: "Zidane è il top, ma domani non vedo favorite..."

Così l'ex presidente delle Merengues ai microfoni di TMW...
02.06.2017 11:00 di  Francesco Green   vedi letture
Fonte: TMW
Ex Madrid, Calderon: "Zidane è il top, ma domani non vedo favorite..."

Ci siamo. E' tutto pronto a Cardiff per la finale dell'edizione 2016-2017 della Champions League. Il sogno Duodécima da una parte, il Triplete dall'altra: dopo settimane di dichiarazioni e preparativi, Real Madrid e Juventus domani sono pronte a fare sul serio. E' proprio per presentare la partita più importante dell'anno che TuttoMercatoWeb.com ha intervistato in esclusiva un indimenticabile pezzo di storia del club merengue, l'ex presidente José Ramón Calderón Ramos (dal 2006 e al 2009).

Calderón, che partita si aspetta domani a Cardiff?
"Sarà sicuramente un incontro emozionante e molto equilibrato, fra due squadre che hanno dimostrato di essere le migliori durante quest'edizione della Champions League. E' dura ipotizzare un vincitore".

Che idea si è fatto di questa Juventus?
"La Juve è una squadra difficilissima da battere. Ha un grande portiere come Buffon e una difesa molto solida grazie al trio formato da Barzagli, Bonucci e Chiellini. Lo conferma il fatto che il Barcellona, che ha a sua disposizione il miglior tridente del mondo, non sia riuscito a segnarle neanche un gol in 180 minuti".

In Spagna si parla molto della BBC bianconera, ma anche in attacco la Juventus appare temibile. Non crede?
"Sì, giocatori come Dybala, Mandzukic e Higuain la rendono molto pericolosa anche in fase offensiva. A proposito del Pipita, fui proprio io ad acquistarlo quando aveva appena 18 anni. E' un grande giocatore".

E il Real Madrid invece?
"Abbiamo una squadra ben strutturata, con grandi giocatori in ogni parte del campo e il miglior attaccante del mondo. Parlo ovviamente di Cristiano Ronaldo, che ha contribuito in modo decisivo alle vittorie di questo Real Madrid. Il suo finale di stagione è stato spettacolare e sono convinto che possa essere protagonista anche nella sfida di domani. E' bello vederlo a questi livelli, lo volevo al Real già dal 2008. Dai singoli al collettivo, va detto anche che l'orchestra Real è diretta magnificamente da Zinedine Zidane".

Una Liga, una Champions, una Supercoppa europea e un Mondiale per club: per Zidane, d'altronde, parlano i numeri. Cosa l'ha colpita di più del lavoro del tecnico francese?
"La sfida che è stato chiamato ad affrontare era molto difficile. Non aveva esperienza e doveva sostituire un allenatore come Benitez a metà stagione. Zidane è stato però molto intelligente nello sfruttare il suo prestigio come giocatore, e di conseguenza l'ammirazione che i calciatori provano nei suoi confronti, per diventare il leader dello spogliatoio. Ramos e compagni lo vedono come uno di loro, proprio perché Zidane non è stato autoritario, ma ha dimostrato la sua autorità quando serviva, riuscendo a rendere felici e partecipi sia i titolari che le cosiddette seconde linee".

C'è un allenatore del passato merengue che le ricorda Zizou?
"Zidane al momento è senza dubbio il miglior allenatore della storia del Real Madrid. Come potrebbe non esserlo? Ha vinto tutto ciò che poteva vincere. Credo comunque che il suo modo di allenare ricordi quello dell'ex ct Vicente del Bosque".

Di tecnici importanti ne sono passati tanti anche sotto la sua gestione del club. Che ricordo conserva di Fabio Capello?
"Un ricordo bellissimo, sia di Capello che di Franco Baldini. Nel 2006/2007 Capello realizzò, d'altronde, una storica impresa, rimontando 9 punti al Barcellona nelle ultime giornate per vincere una Liga indimenticabile. Fece davvero un grande lavoro, resta solo un po' di amarezza per l'ingiusta eliminazione agli ottavi di Champions".

Non solo l'allenatore. Del suo Real Madrid fecero parte anche tante ex stelle del calcio italiano come Emerson e Cannavaro.
"E' vero, se devo scegliere uno dei calciatori arrivati dall'Italia dico subito Fabio Cannavaro. Un esempio come sportivo e come persona, con una personalità che diffondeva allegria e spirito di competizione tra tutti i suoi compagni. Cannavaro ha sempre dato il 101% per il Real Madrid, tanto in partita quanto in allenamento. La sua mentalità vincente ci ha aiutato a vincere dei titoli, oltre a renderlo giustamente un vero beniamino dei nostri tifosi".

Due campionati in tre stagioni e l'interruzione di un periodo stranamente avaro di trofei per il Real Madrid: pensi a questo se dici Calderón presidente.
"Sì. Ero all'interno del club da anni, ma dal mio insediamento come presidente nel 2006 ho deciso di sposare una linea nettamente diversa rispetto al passato. Non mi è mai piaciuto il termine galácticos, un aggettivo che non ci portò alcun beneficio. Dava la sensazione che ci importassero di più il marketing e il brand del Real Madrid che l'idea di costruire una squadra di professionisti con spirito di sacrificio, disciplina e unità d'intenti. E' proprio per colpa di questa politica che non vincemmo alcun titolo per ben tre anni, avvenimento unico nella storia dei blancos. Io ho cambiato la nostra filosofia e i risultati mi hanno dato ragione con la vittoria di due campionati consecutivi, uno con Capello e l'altro con Schuster nel 2007/2008. E' fondamentale, infatti, che i giocatori onorino la maglia che indossano e che uniscano al talento l'applicazione quotidiana. Il Real Madrid di oggi sta seguendo proprio questo cammino e i frutti sono evidenti".

Chiudiamo con un pronostico sulla finale di domani. Quale delle due squadre vede favorita per la vittoria della Champions?
"Non credo che sia possibile fare pronostici. Fra Juventus e Real Madrid c'è un grande equilibrio e ciascuna delle due squadre potrebbe vincere la Coppa. Credo che la finale possa decidersi grazie a un errore o un azzardo di un singolo, da una parte e dall'altra".

Buffon o Cristiano Ronaldo? La finale di Cardiff deciderà anche il prossimo Pallone d'Oro secondo lei?
"Dovrebbero vincerlo entrambi, se lo meritano. Il Pallone d'Oro sarebbe un riconoscimento degno e giusto per il loro fantastico rendimento durante questa stagione. I portieri nella storia di questo premio non sono stati quasi mai presi in considerazione, ma, se la Juventus dovesse alzare la Champions domani, Buffon avrebbe sicuramente delle ottime possibilità di vincerlo. Il Pallone d'Oro omaggerebbe infatti la sua lunga carriera di successi e straordinarie parate, non solo l'anno calcistico ormai terminato".