L'ALTRA META' di Simone Inzaghi

Gaia Lucariello si è lasciata intervistare ai microfoni da Barbara Carere, in merito alla sua relazione con il futuro marito, Simone Inzaghi, allenatore della Lazio.
28.05.2018 23:41 di  Alessandra Martino   vedi letture
Fonte: Barbara Carere -TMW
L'ALTRA META' di Simone Inzaghi

Bionda, bellissima e amante della moda,la futura sposa di Simone Inzaghi è una brillante imprenditrice di 34 anni, nata a Roma il 26 febbraio 1983. Gaia è riuscita a stregare lo sportivo grazie al suo carattere deciso e alla sua intraprendenza.

Gaia, come vi siete conosciuti?
"Ci siamo conosciuti a casa di amici. Non è stato un colpo di fulmine, non l'avevo proprio calcolato con il fatto che fosse un calciatore, anche se quando l'ho visto ho pensato "che bel ragazzo".

Sei impegnata anche nel sociale, con il tuo amore per gli animali, come riesci a conciliare tutto?
"Guarda ho la fortuna di poter lavorare da casa per quanto riguarda il mio sito, quindi mi organizzo la sera prima per le spedizioni e le cose e poi la mattina quando porto Lorenzo, dopo vado al canile, a volte anche il pomeriggio, dopo quando lui esce lo vado a prendere all'asilo, cerco di incastrare tutto quanto".

Secondo te c'è un segreto per andare d'accordo con io proprio uomo che vive di calcio?
"Non è semplice, secondo me la comprensione e la pazienza sono gi ingredienti giusti, dentro casa deve primeggiare la serenità, deve essere un'isola felice, perché già il loro lavoro è pieno di stress, almeno dentro le mura domestiche i problemi non ci devono essere, io cerco di sdrammatizzare su tutto".

Eri romanista per amore sei diventata laziale e non è poco...
"Chi te l'ha detto?! (ride ndr) E' assolutamente vero, è così. Io comunque questa rivalità tra Roma e Lazio non ce l'avevo nemmeno prima però".

Lorenzo segue il papà e vorrebbe fare il calciatore?
"Ancora è un po' in confusione, ha compiuto da poco tre anni, capisce, Forza Lazio lo dice, come anche che da grande farà il calciatore, però vede il padre che allena e quindi è un po' indeciso tra il giocatore e l'allenatore. Calcia benissimo è bravissimo, è fin da quando aveva 10 mesi che calcia la palla, però poi è difficile che succeda figlio campione di un padre campione. Se avrà la passione la seguirà altrimenti sarà altro".

Un augurio a Simone lo vogliamo fare?
"Io gli auguro di continuare così come sta facendo, ama il suo lavoro più di qualsiasi altra cosa e credo che nella vita l'amore è l'ingrediente che ti fa fare bene qualunque cosa. Poi ha scelto un lavoro difficilissimo, l'allenatore paga e gioisce di tutto, gli auguro di soffrire il meno possibile, e gioire il più possibile e di continuare così. Secondo me non deve temere nulla".

Un saluto a tutti gli ascoltatori e lettori di Tuttomercatoweb, perché dietro a un grande uomo c'è sempre una grande donna.
"Ciao a te Barbara, ciao a tutti a presto!".