Un mondiale al femminile: Giorgia Rossi illumina "Casa Russia"
La Coppa del Mondo, trasmessa in chiaro sulle reti Mediaset, ha fatto entrare la giornalista-conduttrice in milioni di case italiane e Giorgia è diventata la nuova signora del calcio in tv. Potenza della televisione. La bella romana si è raccontata alla "Gazzetta dello Sport". Ecco quanto estrapolato dall'intervista da "Noesolofutbol":
Giorgia, Aldo Grasso, severo critico televisivo, ha scritto di lei, sul Corriere della Sera, in questi termini: «Il momento più tecnico dei Mondiali resta quello di Giorgia Rossi, una vera sorpresa, “una figura femminile emancipata e autorevole”, come dicono rosicando dalle parti della concorrenza».
"Quando ho letto l’articolo in rassegna stampa, sono rimasta basita: “È tutto vero o sto sognando?”, mi sono chiesta. Una sorpresa incredibile. Ho sentito una vibrazione interiore, ma mi sono detta: 'Calma, non sentirti arrivata, sei soltanto al principio di un percorso'».
Grasso ha dato pure una notizia, quella sulla concorrenza. Sky l’ha contattata?
"Non ho assolutamente ricevuto telefonate da Sky. Sono molto orgogliosa di essere una dipendente Mediaset".
Oggi è padrona della scena e della materia calcio, ma gli inizi sono stati difficili. Nel 2011, a Sky Euro Calcio Show, non andò bene.
"Avevo 23-24 anni, venivo da Roma Channel, una palestra formativa, ma non completa. Non conoscevo bene il calcio internazionale. Ho sperimentato sulla mia pelle che non bisogna mai fare il passo più lungo della gamba. Quanto alla Rai, il passaggio successivo… Ecco, lì non ho capito perché sia finita".
L’insuccesso a Sky le ha insegnato che bisogna riempire la bellezza di contenuti?
"Forse mi ha aiutato il fatto di non essere stata mai troppo convinta della mia bellezza. Non ho mai pensato a una carriera basata sul mio viso o sul mio corpo, piuttosto sarei andata a lavorare alle Poste, con massimo rispetto parlando degli italiani che lavorano lì sul serio".
Si è messa a «studiare», giusto?
"Sì, ma è stato ed è un piacere, ho la passione del calcio. Devo migliorare in tante situazioni e sfumature".
Un messaggio per le ragazze che aspirano ad andare in tv?
"Non basta essere belle. I percorsi rapidi o le ascese repentine possono trasformarsi in discese incredibili, con atterraggi turbolenti".
Come si prepara?
"Ogni mattina latte, biscotti e Gazzetta. E vedo tante partite, questa è la base".
Chi è stato il miglior giocatore del Mondiale?
"Hazard del Belgio, giocatore totale. Non è appariscente, ma migliora il livello di gioco dei compagni".
Cristiano Ronaldo alla Juve?
"CR7 regalerà tanto entusiasmo alla nostra Serie A. Speriamo che altre società prendano esempio dalla Juventus, capace in pochi anni di strutturarsi come società per compiere una tale operazione di mercato".
Lei è ronaldista o messista?
"Messista, perché Messi incarna il talento, amo il suo sinistro e sorrido quando sento le critiche. Riconosco però il valore di Ronaldo: a 33 anni è una macchina, garanzia di successo. Ma se parliamo di amore per il calcio, dico Messi".
Il suo allenatore preferito?
"Guardiola. Genio assoluto, totale".
In studio ha spesso Sacchi come opinionista.
"Un maestro. Lo ascolto con attenzione perché da lui imparo. Ti dà sempre la risposta alla quale non avresti pensato, ti offre una chiave originale. Da allenatore ha anticipato tutti e oggi rimane più attuale di altri, con semplicità e naturalezza".
In questo Mondiale finora lei non ha commesso papere
"In realtà una l’ho fatta, mi sono rivolta ad Alessio Tacchinardi chiamandolo Alessio Conti".
Lapsus freudiano: Alessio Conti, giornalista di Mediaset, è il suo compagno.
"Alessio, dal punto di vista professionale, mi ha dato una bella sferzata. È stato fondamentale, mi ha insegnato come pormi in tv".
In video è concentrata, sul pezzo. Fuori è diversa, più spensierata.
"Nella vita quotidiana sono l’opposto, cado dalle nuvole di continuo, sono un controsenso vivente. Sbaglio tutto, mi confondo, dimentico le cose. Quando si accende la lucina rossa della diretta, cambio. È una cosa naturale, per me. Vorrei però dire che non sarei nessuno senza il lavoro di tutti. Questo Mondiale l’ha vinto la squadra di Mediaset. Posso soltanto ringraziare chi mi ha concesso la possibilità di esserci".
I suoi modelli professionali?
"Apprezzo Ilaria D’Amico per la dialettica, Marco Cattaneo per l’ironia naturale, Monica Vanali per come buca lo schermo, Lucia Blini per la preparazione. E Sandro Piccinini rimane sempre il top".
Che cosa vede nel suo futuro?
"Quello che faccio oggi".
Passiamo a cose più frivole. È vero che a Roma condivide il parrucchiere con Ilary Blasi, la moglie di Totti?
"Sì, si chiama Alessia Solidani. Capita che ci si trovi lì, con Ilary abbiamo tante amiche e amici in comune".
Già che siamo in argomento: la sua più grande amica è l’attrice Michela Quattrociocche, moglie di Alberto Aquilani, ex giocatore della Roma?
"Sì, la conosco da quando avevo 14 anni, io 14 e lei 13, siamo state ragazze assieme, a scuola vivevamo in simbiosi. Ci sentiamo ogni giorno, siamo sorelle".
Ha presentato lei Aquilani a Michela?
"Eh, sì, lavoravo a Roma Channel. Alberto si è informato su Michela grazie a me. Vie traverse, diciamo… In parte ho fatto da Cupido nella loro storia d’amore".
Altre curiosità sparse: risulta che si tenga in forma con il crossfit.
"Confermo. È l’allenamento dei marines. Devi affrontare dei percorsi, un quarto d’ora ad intensità alta: corde, trx (esercizi in sospensione, ndr). Mi è stato molto utile nel periodo in cui dovevo scaricare tensioni lavorative. A Roma lo facevo tutti giorni, qui a Milano lo pratico due o tre volte a settimana".
Cucina romana: pasta all’amatriciana classica o gricia, la sua variante "bianca"?
"Sono griciarola. E poi impazzisco per la carbonara, l’unica cosa che so cucinare".
Serata ideale?
"Sul divano, con pizza, birra e un bel film. Mi piacciono i thriller. 'Schegge di paura' lo rivedrei ogni giorno (è un film del 1996 con Richard Gere, ndr)».
Abito preferito?
"Giacca e pantaloni, mi piace la sobrietà. Non sarei a mio agio con vestiti appariscenti, attillati e vistosi, mi inibirei e renderei di meno. I pantaloni sono comodi. Fondamentale è il contenuto, non il contenitore. Sia chiaro, ognuno nella vita sceglie la sua strada, non voglio essere giudice o arbitro di nessuno".
Che cosa guarda in tv?
"Mi piace il Grande Fratello Vip".
Se le proponessero di condurlo?
"Non sconfiniamo in campi che non mi appartengono, non esageriamo".
E se un giorno le offrissero il Festival di Sanremo?
"Sanremo? A fare che cosa?".
Donne televisive extra-calcio delle quali studia le tecniche?
"Maria De Filippi, Barbara D’Urso, Antonella Clerici, Michelle Hunziker. Amo la dedizione di Barbara D’Urso, una qualità clamorosa".
Lo studio del Mondiale su Mediaset è proprio quello usato di norma dalla D’Urso.
"Non mi permetterei mai, lo studio è suo. Lungi da me ogni pensiero".
Leviamoci il dente del gossip: ci parli della sua presunta love story con Miralem Pjanic, oggi alla Juve.
"Pjanic l’ho conosciuto a Roma, siamo diventati amici. Un pomeriggio ci siamo trovati allo stadio per una partita della Roma, poi siamo andati in centro, ci hanno fotografato e si è alzato un polverone. Ho rischiato di perdere il lavoro, è stato un periodo complicato. Ero già a Mediaset. Situazione incomprensibile per me, non ero la compagna di Pjanic: se lo fossi stata, non ci sarebbe stato alcun problema. Spero proprio di aver messo definitivamente un punto sulla questione".
Ultima domanda: l’invidia delle colleghe?
"L’invidia logora chi ce l’ha".